La necropoli sita in Paterno Calabro nella località denominata “Torrebroccolo”, in zona Tornarizzo, è un sito romano risalente all’alto medioevo. Di questa necropoli, solo nel 1996, si ebbero le prime notizie ufficiali: le tombe furono scoperte da un contadino nelle terre dell arch. Spada. Intervenuta la Soprintendenza, effettuate le prime ricerche, negli scavi vennero ritrovati reperti funerari oggi conservati nel museo di Sibari. Si tratta di orecchini, aghi, vasellame, un anello, dei vaghi di collana vitrei, due armille, una fibbia: si trattava quindi di una sepoltura di una donna di medio-alto rango. Altre tombe, purtroppo, furono distrutte prima dall’incuria e dopo dalla curiosità dell’uomo. In questa zona vi era dunque un insediamento nato li per sfruttare la posizione geografica collegata al  Savuto e all’antica Cosenza: prova di  questo insediamento è stato  il ritrovamento notevole  di vasellame  di ceramica semilavorata e grezza. Per la necropoli fu sfruttata la roccia del posto. L’intera area si estende per tutta la montagna e si potrebbe ipotizzare l esistenza di altre tombe nella zona o nei pressi di quella necropoli. Il sito di Torrebroccolo oggi non  è visitabile poichè si trova in un terreno privato. I proprietari, però, hanno  dato  la possibilità alle autorità di intervenire e recuperare tutto  il  corredo  funerario che ha scritto un  passato  sconosciuto a Paterno e ai paesi limitrofi, una storia che va a completare il puzzle dell’antico percorso  romano  nel  Savuto.